Il viaggio al tempo del Covid-19
Un po’ come in “L’amore al tempo del colera” del premio Nobel Gabriel G. Márquez, un bellissimo romanzo che parla di sopravvivere nonostante le avversità, viaggiare ai tempi del Covid significa coltivare le nostre passioni nonostante il momento, le restrizioni e le precauzioni che bisogna rispettare e adottare in questo periodo.
È meglio evitare gli ambienti chiusi e gli assembramenti, mentre le attività e il turismo outdoor in spazi aperti, soprattutto in montagna, collina e campagna, lontani dalla folla, stanno vivendo un momento magico, proprio perché sentiamo il bisogno di vivere e respirare questa libertà appena ritrovata.
Nel “Realismo Magico”, corrente letteraria a cui appartiene il romanzo sopra citato, la poetica unisce in sé soggetti magici, elementi surrealisti e un’accurata rappresentazione realista del mondo che ci circonda. L’obiettivo fondamentale è infatti illustrare la realtà con precisione, evidenziando anche i dettagli all’apparenza irrilevanti, per poi generare nel lettore un effetto di “straniamento” tramite l’esibizione di elementi magici raccontati con altrettanta minuziosità in modo realistico. Con queste dinamiche, anche inconsapevolmente, durante la lettura si rimane affascinati e un po’ sorpresi.
Questo perché le tematiche sovrannaturali e assurde sono esposte con innocente sincerità, come se gli eventi fossero tranquillamente classificabili nella norma. Una volta che si penetra nella struttura narrativa, ci si abitua a questi fenomeni insoliti e pian piano, grazie ai crescenti particolari realistici e accurati disseminati nel corso del romanzo. L’impossibile diviene quindi reale e le anomalie presentate assumono una nuova luce, caricandosi di energia magica e appena palpabile che catturano il lettore e lo ammaliano ben oltre la fine della lettura.
Tutto questo per chiedervi: non sembra anche a voi che stiamo vivendo una sorta di realismo magico, dove il surreale diventa reale, dove tutto quello a cui eravamo abituati non tornerà mai più o, nella migliore delle ipotesi, ci metterà ancora un po’ di tempo per far parte del nostro quotidiano e dei nostri momenti ludici?
Nella nostra realtà, nei nostri viaggi, nelle nostre attività si sono inserite delle dinamiche che non possiamo ignorare e che, per quanto assurde ci possano sembrare, ormai fanno parte della vita di tutti i giorni.
Non ci abbracciamo, baciamo come prima, indossiamo una mascherina negli ambienti chiusi, prediligiamo gli spazi aperti, ci laviamo le mani continuamente e cerchiamo la tranquillità, la sicurezza e la natura. Proprio quest’ultima è diventata la nostra alleata; dopo esserci un po’ persi in questi mesi di lockdown, è madre natura stessa che ci riconduce nuovamente a noi stessi. Il bisogno di questa connessione ci sta facendo rivalutare molte delle nostre scelte pre-covid e attraverso un turismo più semplice, più naturalistico e sportivo, riscopriamo il nostro essere. Siamo più consapevoli dell’ambiente, dell’igiene, della bellezza paesaggistica e di un turismo più slow.
Forse non l’avevamo pensata così consapevolmente quando abbiamo iniziato tanti anni fa la nostra avventura di Verticalife, ma alla luce di questa nuova realtà, le nostre scelte e le nostre inclinazioni si sono rivelate più che mai attuali. Se volete saperne di più sulle nostre parteze di gruppo visitate il nostro calendario!