Giordania
La Scoperta di Petra
Storia di Petra, la città rosa meraviglia del mondo e patrimonio UNESCO
Petra, sito archeologico della Giordania, è città patrimonio dell’umanità UNESCO ed è stata dichiarata una delle sette meraviglie del mondo moderno. La città di Petra, soprannominata la città rosa, nacque come crocevia per controllare le rotte commerciali di incenso, mirra e spezie tra Oriente e Occidente. Fu costruita dai Nabatei, un popolo di commercianti, architetti e ingegneri. Questo regno, protetto dalle montagne, rimase inespugnabile per circa 500 anni, fino alla conquista dei Romani intorno all’anno 100. Dopo la fine del regno nabateo la città rosa rimase nell’ombra per secoli. Essa venne riscoperta solamente duecento anni fa, nel 1812, da un giovane esploratore svizzero, Johann Ludwig Burckhardt.
La grande ambizione di Burckhardt era di scoprire la fonte del fiume Niger. Dopo aver guadagnato l’appoggio del presidente della Royal Geographic Society ed essersi assicurato un viaggio nel Sahara, iniziò ad organizzare la propria spedizione. Si preparò con costanza: studiò l’arabo, la medicina, la chimica e l’astronomia, compì lunghe escursioni nelle campagne inglesi, abituandosi a dormire all’aperto e nutrendosi solo di frutta e verdura. Mirava a farsi passare per un musulmano, perciò studiò anche la legge coranica e la cultura islamica.
Nel 1809 partì alla volta de Il Cairo, passando per la Siria, il Libano e la Palestina. Non raggiunse mai l’Africa occidentale e non giunse neppure a vedere il grande fiume Niger, obiettivo delle sue ricerche, ma i suoi viaggi lo portarono inaspettatamente ad altre incredibili scoperte. Durante il tragitto venne a conoscenza di un’antica città meravigliosa, dimenticata da tutti e temuta dai beduini locali, nascosta tra le montagne impenetrabili. Questa leggenda incuriosì Burckhardt, il quale volle andare a fondo alla questione. Assunse una guida locale, pagò la protezione degli sceicchi e cercò una scusa per giustificare il viaggio: essendo la valle vicina alla presunta tomba di Aronne, fratello di Mosè, finse di voler sacrificare una capra in onore di Aronne.
Partito da Damasco scese lungo la costa orientale del Mar Morto in direzione di Aqaba. A due giorni di cavallo dalla costa, si imbatté nello stretto passaggio che lo portò all’interno del canyon, proprio dove sorgeva la città di Petra.
Burckhardt rimase meravigliato e capì l’importanza della sua scoperta, ma dovette nascondere l’entusiasmo perché temeva che la popolazione lo accusasse di essere un infedele alla ricerca del tesoro perduto. Sacrificò quindi la capra e fu costretto a rientrare. Raccontò della sua scoperta nel proprio diario di viaggio, che venne pubblicato nel 1822. Suscitò molto interesse in Europa e ispirò diverse spedizioni successive.
Oggi Petra è diventata uno dei siti archeologici più visitati al mondo grazie agli affascinanti colori delle sue rocce che creano un inebriante gioco cromatico e per le meravigliose architetture rupestri. Suggestivo è anche l’accesso segreto alla città che avviene tramite un canyon di arenaria lungo un chilometro e mezzo.
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