Dormire in un Mille Stelle: Consigli d'Uso
Alberghi e strutture ricettive piene e prezzi spesso alti: una situazione di fronte alla quale ci siamo trovati sovente in questo ultimo periodo quando si è trattato di organizzare un week end fuori porta. Ma noi abbiamo un’alternativa, forse la migliore per chi vuole stare a contatto con la natura o godersi località selvagge: fare una tendata!
Dormire in un 5 stelle è da tutti, costi permettendo ;). Ma dormire in un mille stelle in mezzo alla natura selvaggia è per chi vuole vivere emozioni che raramente si possono provare in altri contesti! Per di più è quasi a costo zero, una volta procuratisi l’equipaggiamento.
Organizzare una tendata, che sia tra amici o in solitaria, è un vero e proprio rito che comprende diverse fasi. Ognuna di queste è finalizzata ad un unico grande scopo: vivere un’esperienza per sentirsi strettamente a contatto con la natura, lontano da tutto quello che la “civilizzazione” e il nostro mondo iper-connesso comportano.
La prima fase comprende la ricerca del luogo adatto dove passare la notte, in termini geografici, ma anche secondo le normative specifiche della zona. In merito a ciò è utile sapere che non esiste una normativa unica a livello nazionale che regoli il campeggio libero. Dunque è fondamentale informarsi localmente prima di partire zaino carico in spalla. Inoltre parlare di bivacco notturno è forse più opportuno rispetto alla parola campeggio, in quanto noi stiamo proprio parlando di trascorrere una notte nella natura, lontano da strutture organizzate per il camping classico.
Nelle regioni a noi più vicine ad esempio, Piemonte e Valle d’Aosta, esistono regole diverse. In Piemonte si può campeggiare non oltre due giorni e soprattutto lontano da aree di campeggio autorizzato. Ricordatevi d’inviare una comunicazione al Sindaco del Comune interessato 24 ore prima della sosta, specificando il periodo, il numero di partecipanti, la zona, il tipo di allestimento (tende) e la zona dove è previsto il bivacco. Il campeggio libero in Valle d’Aosta è consentito solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine, dal tramonto all’alba. Il bivacco in tenda è sempre vietato vicino ai rifugi e in tutta l’area protetta del Parco nazionale Gran Paradiso. Per tutte le altre zone del nostro paese vi suggeriamo di contattare i comuni di riferimento della specifica area in cui volete sostare per avere informazioni precise a riguardo.
La seconda fase di una tendata dopo la ricerca comprende i preparativi. Fase fondamentale, perché una piccola dimenticanza può diventare poi un disagio durante la tendata. Come norme generali vince su tutte quella del buon senso: se non avete mai fatto una tendata è bene informarsi con chi è più esperto prima di partire allo sbaraglio, amici, guide o siti autorevoli in tema outdoor. Dormire in montagna infatti comporta alcuni aspetti da non sottovalutare: le temperature in primo luogo.
La notte spesso le temperature possono diventare particolarmente rigide e scendere di molti gradi rispetto al giorno. Un buon sacco a pelo e l’abbigliamento adatto sono indispensabili per fronteggiare eventuali climi notturni freddi. Ogni sacco a pelo è consigliato per determinate temperature limite: verificate se il vostro sia adatto alle temperature previste per quel periodo in quella specifica zona. La tenda inoltre è meglio che sia resistente alle precipitazioni.
Ovviamente sarete partiti per la tendata solo dopo aver controllato il meteo, ma sappiate che in montagna i cambiamenti possono essere anche repentini e un temporale previsto per il giorno dopo può anticipare anche di diverse ore. È importante dunque cercare di rimanere asciutti durante la notte, e la tenda è l’unico mezzo che abbiamo a disposizione. Molto utile si rivela anche un telo impermeabile per coprire il fondo della tenda, in grado di fermare efficacemente l’umidità del terreno.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è legato al cibo e all’acqua. Per il cibo basta organizzarsi in base alla durata della nostra gita fuori porta, per l’acqua la questione diventa meno scontata. Non sempre si bivacca vicino a fonti di acqua potabile e non sempre, anzi raramente, l’acqua di torrenti e ruscelli è potabile, anche per via dei pascoli in quota. Eppure rimanere idratati è molto importante, sia per una questione legata alla quota sia per lo sforzo fisico compiuto. Bisogna quindi portare con sé una quantità adatta di liquidi, almeno 2,5 litri a persona per una notte passata fuori, ed eventualmente attrezzarsi diversamente nei casi in cui i nostri bivacchi comprendano diverse notti e noi non siamo sicuri della possibilità di trovare acqua potabile lungo il percorso. Una soluzione è quella di procurarsi delle apposite pastiglie per purificare l’acqua, attingendo così da torrenti o ruscelli. Un’altra soluzione è quella di far bollire la medesima con il nostro pentolino sul fornelletto del gas.
Tra le ultime cose raccomandate citiamo ancora una pila frontale per poter illuminare durante la notte, un kit di pronto soccorso per ogni evenienza, un power bank per caricare il telefono in caso di necessità per emergenza (ricordate che di notte al freddo i devices si scaricano molto più velocemente).
Siamo così giunti alla terza fase: la tendata! Non stiamo a svelarvi tutti i retroscena che una tendata comporta, ma sappiate che se avete fin qui seguito le raccomandazioni date, avete già raggiunto un’ottima percentuale di successo della vostra gita. Da qui in avanti la differenza la farà la vostra voglia di avventura e gli ingredienti accessori li potrete scegliere voi. L’importante è aver rispetto dell’ambiente in cui sosterete: se decidete di accendere un fuoco è necessario aver verificato prima che sia possibile in quella zona, inoltre è indispensabile saperlo fare e non improvvisarsi. Una volta “levate le tende” verificate di aver preso ogni minimo residuo di rifiuti e per far questo munitevi in anticipo di appositi sacchi da poter utilizzare a tal fine. Infine animali e natura vanno rispettati secondo norme di comportamento idonee: fare una tendata non significa fare un rave. La natura è di tutti, ma proprio per questo non ne siamo gli unici abitanti =).
Non fatevi scoraggiare da tutte queste raccomandazioni: organizzare una tendata è più facile a farsi che a dirsi, basta appunto essere organizzati. Il resto fa parte di un’esperienza che vi farà vivere una dimensione diversa, secondo noi più umana di quanto si possa pensare, perché a contatto con la nostra prima e vera casa, la natura!