Report
Viaggio Esplorativo in Kirghizistan
Un primo report dell'ultimo viaggio Verticalife alla scoperta di una destinazione non toccata dal turismo di massa!
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In una sera di gennaio 7 amici scoprono che in quella zona indefinita dell’Asia ad ovest della Cina ed a sud della Russia esiste un paese che si chiama Kyrgyzstan (o Kirghizistan, italianizzato).
Da quel poco che ne sapevo dico: “Pieno di montagne, terre selvagge, nomadi e yurte. E sembra anche ben poco turistico.”
Circa 20 minuti dopo eravamo con il biglietto in mano della Turkish Airlines per Bishkek (c'è ancora chi di noi non ha imparato a pronunciare il nome della capitale!). Nei mesi a seguire il gruppo si è definito e ci siamo ritrovati in ben 8 persone a trascorrere 3 settimane in un paese che ha lasciato tutti sorpresi giorno dopo giorno.
Per ognuno di noi era il primo viaggio così lungo in così tanti compagni, ma l’affiatamento nato grazie alle abituali fughe sulle Alpi ha fatto sì che un viaggio “impegnativo” diventasse per noi la naturale evoluzione del nostro modo di goderci l’outdoor!
La povera Samuela, che vive a Parigi e non è così outdoor addicted, si è dovuta adeguare ai ritmi di 7 selvaggi, ma grazie ad una sua inesauribile ed incredibile energia alla fine ha goduto appieno di questa esplorazione nomade (anche se forse non ha apprezzato del tutto le 18 notti in tenda!).
Lo studio dell’itinerario di questo viaggio in Kyrgyzstan è ovviamente “ricaduto” sul sottoscritto, che senza grandi sforzi ha cercato un po’ di informazioni online e contattato qualche collega locale per definire poi il giro da fare.
Se all’inizio l’idea era di viaggiare in modo improvvisato, in breve abbiamo capito che per raggiungere e tornare dalle varie valli dove fare trekking ci saremmo sempre dovuti trovare delle jeep, e quindi abbiamo optato per 2 belle jeep Mitshubishi Delica 4x4 con altrettanti driver!
Inizi il trekking in un punto e tre o quattro giorni dopo ti vengono a prendere da un’altra parte, carichi tutto sempre sullo stesso mezzo, fai spesa e ti porti dietro anche tavolini e sgabelli! Insomma molto meglio!
Senza dimenticare i nostri due super autisti, Alex e Nurik, che sfrecciavano come boss tra passi montani, strade cittadine e campagne.
In queste tre settimane abbiamo esplorato una buona parte del paese, spostandoci di catena montuosa in catena montuosa, attraversando panorami di incredibile bellezza e varietà, camminando chilometri su chilometri, sempre passando da un qualche Kul (che qua vuol dire lago), circondati da cavalli in libertà e spazi infiniti dove la mente vaga serena senza pensieri.
Abbiamo avuto il nostro primo incontro con una cultura nomad-sovietica, che subito sembra un misto di freddezza nordica e montagnina, ma che con qualche sorriso e scherzo, come in tutti i popoli, diventa curiosa, disponibile e sorridente.
Certo la lingua non aiuta, perchè in Kyrgyzstan si parla kyrgyzo o russo, e l’inglese è molto limitato nella maggior parte della popolazione. Ma a gesti o con frasi dette in chissà quale modo siamo sempre riusciti a trovare tutto quel che ci serviva e scambiare con i local qualche informazione sulle rispettive vite.
Nonostante la cucina locale preveda l’80% dei piatti a base di carne (molto buona!), le due vegetariane del gruppo sono riuscite a sopravvivere agli assalti di shashlik, polli tandoori e spezzatini locali.
Per fortuna non hanno rinunciato alla deliziosa vodka locale (anche perchè a 3500 m. la sera serve un po’ di carburante!).
Abbiamo imparato e provato un sacco di cose nuove in poche settimane, un concentrato di vita che viaggi di questo tipo ti regalano sempre!
Per citarne alcune delle più significative:
- Attraversare torrenti in mutande a 2500 m
- Camminare in un lago prosciugato lungo 15 km a 3500 m
- Andare alla "toilette" con la miglior vista di sempre
- Apprezzare finalmente la vodka liscia
- Viaggiare con un gruppo perfetto di outdoor addicted
- Imparare il cirillico (alla fine ci sono riuscito...anche se non so quel che leggo!)
- Vedere una statua di Lenin
- Capire che uno zaino da 35 litri non può essere caricato con quasi 20kg di roba e tenuto in spalle per 9 ore al giorno
- Fare un trekking in solitaria di 2 giorni, fronteggiando gruppi di tori e yak
- Capire sempre di più che meno ti porti dietro meglio è!
Dei trekking e delle traversate in jeep ve ne parleremo più dettagliatamente nei prossimi articoli, mentre qua vi riportiamo l’itinerario che abbiamo seguito :
- 1° giorno, 05 agosto : Partenza
- 2° giorno, 06 agosto : Arrivo a Bishkek
- 3° giorno, 07 agosto : Bishkek - Chong Kemin - Trekking
- 4° giorno, 08 agosto : Trekking Chong Kemin
- 5° giorno, 09 agosto : Trekking Chong Kemin
- 6° giorno, 10 agosto : Trekking Chong Kemin - Transfer Bokonbaevo
- 7° giorno, 11 agosto : Bonkonbaevo Birds of Prey Festival
- 8° giorno, 12 agosto : Bokonbaevo - Karakol
- 9° giorno, 13 agosto : Karakol - Trekking Ala Kol
- 10° giorno, 14 agosto : Trekking Ala Kol
- 11° giorno, 15 agosto : Trekking Ala Kol - transfer Jyrgalan
- 12° giorno, 16 agosto : Jyrgalan, relax
- 13° giorno, 17 agosto : Trekking Jyrgalan
- 14° giorno, 18 agosto : Trekking Jyrgalan
- 15° giorno, 19 agosto : Trekking Jyrgalan - Transfer Tosor
- 16° giorno, 20 agosto : Tosor - Tosor Pass - Naryn
- 17° giorno, 21 agosto : Naryn - Kel Suu
- 18° giorno, 22 agosto : Trekking Kel Suu
- 19° giorno, 23 agosto : Kel Suu - Tash Rabat
- 20° giorno, 24 agosto : Tash Rabat - Song Kol
- 21° giorno, 25 agosto : Song Kol - Tegeti
- 22° giorno, 26 agosto : Tegeti - Bishkek
- 23° giorno, 27 agosto : Partenza
Il viaggio per il sottoscritto è proseguito ancora per un paio di settimane (è pur sempre lavoro!) per visitare altre due zone di trekking nell’Ovest e Sud del paese, così come la città di Osh, alle porte di Uzbekistan e Tajikistan.
- 24° giorno, 28 agosto : Bishkek
- 25° giorno, 29 agosto : Bishkek
- 26° giorno, 30 agosto : Bishkek
- 27° giorno, 31 agosto : Bishkek - Sary Chelek
- 28° giorno, 01 settembre : Trekking Sary Chelek
- 29° giorno, 02 settembre : Trekking Sary Chelek
- 30° giorno, 03 settembre : Trekking Sary Chelekl
- 31° giorno, 04 settembre : Sary Chelek - Osh
- 32° giorno, 05 settembre : Osh - Sary Mogol
- 33° giorno, 06 settembre : Trekking Lenin Peak BC
- 34° giorno, 07 settembre : Trekking Pamir-Alay
- 35° giorno, 08 settembre : Trekking Pamir-Alay
- 36° giorno, 09 settembre : Trekking Pamir-Alay - Osh
- 37° giorno, 10 settembre : Osh
- 38° giorno, 11 settembre : Volo Osh - Bishkek
- 39° giorno, 12 settembre : Partenza
Questa vacanza è stata per il Verticalife anche un’occasione per scoprire a fondo una nuova destinazione da proporre sul nostro catalogo, e che sicuramente è una meta perfetta per ogni amante dell’outdoor e di viaggi in paesi ancora poco turistici.
Le esperienze vissute in prima persona, gli incontri con le guide locali ed i vari operatori del turismo outdoor ci permettono ora di poter organizzare viaggi in Kyrgyzstan per ogni gusto e con i migliori servizi disponibili.
Le nostre prime proposte le trovate sul catalogo viaggi in Kirghizistan.